Conviventi, quali diritti?

Il concetto di "FAMIGLIA" da anni è in continua evoluzione. L'idea o per lo meno il modello della famiglia anni 90' è sempre meno attuale. Cambia la società, cambiamo noi e di conseguenza cambia il diritto.

I conviventi sono sicuramente l'emblema dell'attuale concetto di famiglia. Meno vincoli meno diritti?

Non è proprio così. Infatti dalla convivenza deriva il diritto e dovere tra le due parti di assistenza morale e materiale nonché il diritto del convivente, che presta stabilmente la propria opera nell'impresa del partner, a vedersi riconosciuta una partecipazione agli utili, ai beni con essi acquistati e agli incrementi dell'azienda in misura proporzionale al lavoro prestato. Ciascun convivente poi, può designare l'altro, con atto scritto e sottoscritto personalmente, suo rappresentante affinché in caso di malattia il designato possa prendere decisioni che riguardano la salute ed in caso di morte le decisioni sulla donazione degli organi, le modalità di trattamento del corpo e la celebrazione della cerimonia funebre.

La legge Cirinnà, tuttavia, ha previsto una tutela per i conviventi con riguardo la casa adibita a residenza familiare garantendo al convivente superstite la possibilità di continuare ad abitarci per due anni o per un periodo uguale alla durata della convivenza se superiore a due anni ma in ogni caso mai più di 5 anni. Nel caso in cui con il convivente superstite convivano figli minori o disabili questi possono rimanerci per altri tre anni. Infine, nel caso di contratto di locazione il convivente in vita succede al contratto stipulato dal de cuius.

Ovviamente, a parte un'infarinata generale c'è tutta la disciplina giuridica attualmente in vigore in Italia che merita la dovuta attenzione. 

Per avere contezza dei tuoi diritti nella convivenza per il TUO CASO SPECIFICO, contattami!

Avv. Antonella Fracassi 


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